The military developments in the Middle East in 1917 were quite simple: the Allied forces constantly attacked and gained ground, crowning their advance with the conquer of Jerusalem. Germay never provided Ottoman Empire sufficient forces and never aimed at more than containing Allied advance. More complex and less dynamic were the developments on the Anatolic-Caucasian front. After the "February revolution" Russian army endured hunger just like Ottoman. It was the "October revolution" that allowed Ottomans to reconquer Anatolia.

Le vicende belliche sul fronte mediorientale furono nel 1917 molto lineari: le forze alleate, appartenenti in larghissima parte all'Impero Britannico, furono costantemente all'offensiva e, salvo temporanei scacchi, conseguirono notevoli successi: il più importante fu, proprio verso la fine dell'anno, la conquista di Gerusalemme; importante non solo per il suo valore anche simbolico ma per quanto il ministro degli esteri britannico Balfour aveva lasciato sperare al movimento sionista. La Germania non fornì aiuti sufficienti alle malridotte forze armate ottomane e sembrò accontentarsi di rallentare l'avanzata alleata, confidando di poter ottenere, direttamente o tramite l'alleato asburgico, vittorie decisive su altri fronti. Al contempo più complesse e meno movimentate furono le vicende sul versante anatolico-caucasico. All'inizio dell'anno, l'esercito zarista era ancora saldamente attestato nell'Anatolia orientale, ma prima della fine dell'inverno (lunghissimo e durissimo in quella regione) arrivò la "rivoluzione di febbraio". Quello che ora era l'esercito repubblicano non si dissolse del tutto, ma fu vessato da crescente penuria di rifornimenti, innanzitutto alimentari, arrivando presto alle condizioni miserevoli a cui erano abituati i soldati turchi. Il quartier generale ottomano inviò ad est la seconda armata e la fuse con la terza. Il generale Przhevalskij riuscì però a organizzare unità armene e georgiane, cosicché gli ottomani non riuscirono a conseguire decisivi successi. La riconquista turca dell'Anatolia si deve alla "rivoluzione d'ottobre": il 15 dicembre Impero Ottomano e governo bolscevico russo firmarono l'armistizio di Erzincan, che tra l'altro riconobbe il "Commissariato Transcaucasico", embrione della futura effimera Federazione Transcaucasica.

I Fronti Mediorientale e Anatolico-caucasico / Grassi, Fabio L.. - STAMPA. - (2018), pp. 347-362. (Intervento presentato al convegno Il 1917. L'anno della svolta. tenutosi a Roma).

I Fronti Mediorientale e Anatolico-caucasico

Fabio L. Grassi
2018

Abstract

The military developments in the Middle East in 1917 were quite simple: the Allied forces constantly attacked and gained ground, crowning their advance with the conquer of Jerusalem. Germay never provided Ottoman Empire sufficient forces and never aimed at more than containing Allied advance. More complex and less dynamic were the developments on the Anatolic-Caucasian front. After the "February revolution" Russian army endured hunger just like Ottoman. It was the "October revolution" that allowed Ottomans to reconquer Anatolia.
2018
Il 1917. L'anno della svolta.
Le vicende belliche sul fronte mediorientale furono nel 1917 molto lineari: le forze alleate, appartenenti in larghissima parte all'Impero Britannico, furono costantemente all'offensiva e, salvo temporanei scacchi, conseguirono notevoli successi: il più importante fu, proprio verso la fine dell'anno, la conquista di Gerusalemme; importante non solo per il suo valore anche simbolico ma per quanto il ministro degli esteri britannico Balfour aveva lasciato sperare al movimento sionista. La Germania non fornì aiuti sufficienti alle malridotte forze armate ottomane e sembrò accontentarsi di rallentare l'avanzata alleata, confidando di poter ottenere, direttamente o tramite l'alleato asburgico, vittorie decisive su altri fronti. Al contempo più complesse e meno movimentate furono le vicende sul versante anatolico-caucasico. All'inizio dell'anno, l'esercito zarista era ancora saldamente attestato nell'Anatolia orientale, ma prima della fine dell'inverno (lunghissimo e durissimo in quella regione) arrivò la "rivoluzione di febbraio". Quello che ora era l'esercito repubblicano non si dissolse del tutto, ma fu vessato da crescente penuria di rifornimenti, innanzitutto alimentari, arrivando presto alle condizioni miserevoli a cui erano abituati i soldati turchi. Il quartier generale ottomano inviò ad est la seconda armata e la fuse con la terza. Il generale Przhevalskij riuscì però a organizzare unità armene e georgiane, cosicché gli ottomani non riuscirono a conseguire decisivi successi. La riconquista turca dell'Anatolia si deve alla "rivoluzione d'ottobre": il 15 dicembre Impero Ottomano e governo bolscevico russo firmarono l'armistizio di Erzincan, che tra l'altro riconobbe il "Commissariato Transcaucasico", embrione della futura effimera Federazione Transcaucasica.
Impero Ottomano; Impero Britannico; Palestina; Gerusalemme; Russia; Anatolia; Caucaso
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
I Fronti Mediorientale e Anatolico-caucasico / Grassi, Fabio L.. - STAMPA. - (2018), pp. 347-362. (Intervento presentato al convegno Il 1917. L'anno della svolta. tenutosi a Roma).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1110766
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